I due del brindisino

10.03.2014 11:38
Il Beautiful Club vi ha visto praticamente nascere. Ma non c'era solo quello, sicuramente avevate altre situazioni!
 
Tutti i mercoledì avevamo l'appuntamento fisso al Beautiful, ma, come potrete immaginare, eravamo chiamati in giro anche per altre serate, come succede a tutti i musicisti. Il fatto che il nostro nome fosse già conosciuto per via di quel locale, ci apriva le porte molto più facilmente. In un periodo dove non c'era facebook, twitter e tante altre belle diavolerie inventate per dare un senso alla vita di molte persone…, funzionava il passaparola, e chi aveva bisogno di animare una festa, una serata, o un qualsiasi evento, si rivolgeva a musicisti di cui conosceva bene la professionalità. Vi erano posti che, addirittura, sfruttavano a proprio vantaggio queste situazioni...ad esempo, un giorno, siamo stati chiamati dal gestore di un locale di Modena che al lunedi sera andava molto forte ed era sempre imballato di gente. Aveva sentito parlare di noi e ci ha fatto questa fantastica proposta: " Venite a suonare qui, gratis!!...perche' poi, in altri posti, vi pagheranno di piu' per il fatto che siete gli animatori di questo locale...." Niente male come ragionamento, no? Abbiamo naturalmente rifiutato l'allettante invito perche' riguardo a noi, non c'era bisogno di spiegare nulla…eravamo quelli del Beautiful, e questo bastava! Quindi, occasioni per suonare in altri locali ne saltavano fuori quotidianamente. Era sufficente che uno decidesse di sposarsi…ci chiamava a far baracca al suo nozze e da quel matrimonio ne nascevano altri nel giro di poco, perché un amico o un parente degli sposi, vedendo la mossa, ci contattava per avere una festa dello stesso livello. Di compagnie ce n'erano tante e, di conseguenza, la nostra agenda era sempre piena. Facevamo tranquillamente 30/40 matrimoni all' anno…a volte, due nello stesso giorno, riuscendo ad incastrare le cose in modo da accontentare tutti. C'era da correre, spesso anche rischiando…come quella volta che, finito un matrimonio alle 18 in un ristorante di Vetto, dovevamo fiondarci alla Centrale di Farneta per uno serale, cercando di arrivare prima degli invitati ( non ci è mai piaciuto montare gli strumenti con la gente già a tavola…a volte era inevitabile, ma facevamo il possibile perché non accadesse!). Per i non pratici della geografia emiliana, Vetto si trova nelle montagne reggiane, Farneta in quelle modenesi…( oh...sembrava fossimo abbonati a situazioni del genere, una sorta di karma...vigliacca se c'era una occasione dove due tappe fossero vicine...sempre non meno di 50/60 km di curve!!!! ). Avendo tempo, si possono percorrere le strade normali e relativamente comode ma, in quel caso particolare, abbiamo chiesto a TomTom Mario una strada "veloce". Lui ci ha consigliato una serie di stradine montanare che ci avrebbero permesso di "tagliare" i due versanti risparmiando diversi chilometri. Non ci aveva detto, però, che il tratto rettilineo più lungo era due o tre metri!!! Ci siamo messi in macchina, uno davanti a fare strada e l'altro incollato al paraurti posteriore…non sappiamo quale angelo custode ci ha protetti quel giorno, forse San Carlos Sainz, patrono dei Rally e della Dakar, ma vi garantiamo che parecchie curve le abbiamo fatte con due ruote sulla strada e le altre due non sappiamo dove!!!! Però siamo arrivati e abbiamo iniziato la festa carichi e concentrati come se non avessimo fatto niente altro nella giornata!!! Sui matrimoni ci torneremo in altri capitoli per raccontare alcuni aneddoti, ma approfittiamo dell' occasione per fare una precisazione, per rendere giustizia ad un amico. Nelle nostre serate capita spesso che invitiamo il pubblico ad alzarsi, a riempire un bicchiere e cantare in coro, insieme a noi: "Brindisino..la la la la la la…" , una specie di filastrocca che piace moltissimo alle compagnie, le quali, generalmente, non si lasciano sfuggire un' ennesima opportunità di buttare giù un po' di alcool…Nelle feste nuziali, l'effetto è maggiormente amplificato, in quanto si crea una specie di gara tra gruppi di parenti, ognuno dei quali vorrebbe risultare il più "carico"! Lo abbiamo fatto in tante di quelle occasioni che per molti eravamo conosciuti come " i due del brindisino" !!!. Col passare del tempo lo abbiamo sentito fare da altri, in tanti posti, dal nord al sud Italia e ogni volta dicevamo:" Pensa te..è arrivato anche qui!!!". E' risaputo che i tormentoni si espandono a macchia d' olio e tutti li conoscono ma, spesso, nessuno sa da dove hanno preso origine. Per il " brindisino ", invece, possiamo testimoniare noi da dove è nato. C'era una compagnia che veniva al Beautiful nella quale si distingueva Bubba, un ragazzo diversamente magro, che di mestiere faceva il fornaio. Una simpatia unica, travolgente!!! Una sera ci trovavamo a Mayrhofen, un tipico paesino austriaco, nel mezzo di una vallata alpestre, piena di mucche al pascolo, con un campanile sottile e verde che spiccava su una distesa di casette dove la muratura bianca era inframezzata da strutture di legno intarsiate e decorate e balconi fioriti come alla festa della primavera di Sanremo. In questo luogo ameno si teneva annualmente un convegno di una multinazionale americana di prodotti per la casa. In un palasport gremito come in una finale di Eurolega, si alternavano degli oratori che, al microfono, raccontavano le loro storie di successo prospettando alla platea osannante uno straordinario scenario futuro fatto di viaggi da sogno, ville, macchine , barche e tutto quello che di meglio si può immaginare nella vita. La domanda è: cosa ci facevamo lì? Beh…presto detto! C'era una ragazza che frequentava il Beautiful, la quale era entrata in questa organizzazione e, chiaramente, metteva nella sua lista nomi tutti quelli che le capitavano a tiro…queste attività funzionano così, si comincia dai parenti, poi gli amici….e alla fine "chi cojo cojo!!!". Quindi lei aveva coinvolto, direttamente o per altre vie, diverse persone tra cui noi due ( a proposito di cojo…proprio 2 COJO !!!) e Bubba. Dobbiamo dire, per onestà, che non si trattava di una cavolata…e' una ditta seria, con ottimi prodotti e un suo sistema di vendita e di espansione che prevede tanto lavoro e una serie di incontri nei quali i venditori vengono "motivati e caricati". E' questo ultimo aspetto che, maggiormente, ci ha convinto ad entrare, non tanto l' illusione di facili guadagni...eravamo abbastanza sgamati per capire che nessuno ci avrebbe regalato niente, c'era da sbattersi, vendere e cercare collaboratori. Insomma non era proprio il nostro lavoro, ma le serate informative erano, tutto sommato, divertenti. Si finiva, spesso, in una pizzeria a far tardi tra risate e cantate, insomma, una bella compagnia...unica nota negativa: la cravatta. Era praticamente d' obbligo e pensate che Chris non l' ha messa nemmeno il giorno del suo matrimonio!!!! Si poteva conoscere tanta gente e il clima era davvero piacevole e poi, ogni tanto si faceva un viaggetto… Proprio in una di queste trasferte oltreconfine, una sera, in un ristorante, tra un assaggio di improbabili tortellini, nei confronti dei quali anche Giovanni Rana avrebbe vinto il Nobel e piatti di carne e verdure con salse dai colori stravaganti come un maglione di Missoni, Bubba si alzo' e comincio' a brindare con il famoso ritornello. Non sappiamo se fosse il frutto di una fulminante ispirazione di quel momento, alimentata  dai gradi alcolici dell'ennesimo boccale di birra ingurgitato o se lo avesse sentito da qualche parte, ma l' effetto fu devastante!! Nacque immediatamente una vera e propria sfida all' ultimo urlo con gli altri tavoli per stabilire chi lo facesse più forte…il tutto sotto lo sguardo austero e scandalizzato dei camerieri, che, se fossero stati personaggi di una striscia dell'indimenticato Bonvi, avrebbero avuto un fumetto sulla testa con queste parole: "Acht...gvesti italianen terronen! Penzaren che noi ezzere staten alleaten durante gverra...che imbecillen!!!!". Finita quella avventura, abbiamo cominciato a riproporre il brindisino in tutte le occasioni possibili ed essendo molto semplice e orecchiabile, il motivo ha fatto presa e ha cominciato a girare indipendentemente da noi. Fine della storia...ci tenevamo davvero a sottolineare che noi non abbiamo inventato nulla, casomai ci siamo limitati a fare da amplificatori, ma, se in una qualsiasi occasione, che voi siate davanti ad un piatto di trenette al pesto a Nervi o una succulenta Cleopatra ai frutti di mare in Salento o, ancora, gustando una granita - caffe' con panna in Sicilia, quando sentirete cantare questa canzoncina da un gruppo di persone alticce con i bicchieri in mano, sappiate che tutto e' nato grazie alla mente contorta di un fornaio di Fiorano. Visto che non ricavera' mai un euro dalla Siae, almeno riconosciamogli simbolicamente un diritto d' autore : diamo a Bubba cio' che e' di Bubba!!!!
 

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