Il grande fratello
Allora…cominciamo a fare un po’ di nomi?
Pensiamo proprio di sì. Abbiamo tirato un po’ per le lunghe il discorso sulla nascita del duo, per far capire il contesto in cui è nata questa collaborazione, ma ci sembrava doveroso dare delle spiegazioni, anche logistiche, perché crediamo che tutto questo abbia avuto un peso notevole. I ragazzi che ci seguivano, e, ancora adesso vengono a sentirci suonare e sbaraccare in qualche locale, sono tanti ed è molto difficile ricordare o scrivere di ciascuno…questa premessa è doverosa perché, visto che in quelle sere eravamo come una grande famiglia, non vorremmo dimenticare nessuno. Siccome, però, questo dipende dal livello di rincoglionimento che ci assale…temiamo di non riuscire nell’intento!!! Allora facciamo così: noi scriveremo le cose che abbiamo ancora impresse nella mente e cercheremo di aprire tutti i cassetti della memoria ma, se qualcuno vuole aiutarci a riportare alla luce episodi o personaggi che abbiamo tralasciato, può inviarci una mail e collaborare con noi alla stesura di questo blog…diventerà, se lo vorrete, un lavoro a più mani, e sarà divertente ripercorrere un cammino fatto insieme, guardandolo anche da altri punti di vista. Adesso cominciamo…e ci sembra doveroso mettere sotto i riflettori la persona che è stata l’artefice del nostro primo contatto…
Mario
Di Mario abbiamo già detto qualcosa in un capitolo indietro. Chi lo avesse incontrato non poteva non notarlo. Fisico imponente, non proprio atletico, ma neanche gigantesco. Una via di mezzo tra un buttafuori e Bruto, il rivale in amore di Braccio di Ferro. Quindi come potete ben immaginare, all’interno di una fumosa birreria di provincia, la sua era una presenza di sicuro ingombrante, che avrebbe potuto incutere soggezione e timore a chiunque…ma…bastava guardarlo negli occhi, per capire che si trattava di un Grande fratello buono come il pane. Tra i personaggi del libro Cuore, lo si potrebbe paragonare a Garrone, il ragazzo più grande e possente, che non sia arrabbiava mai ( o quasi…) ed era sempre pronto a mettersi in prima fila se qualcuno avesse avuto bisogno. In effetti, a pensarci bene, non lo abbiamo mai visto incazzato davvero, anche perché, se fosse successo anche una sola volta, le conseguenze le avremmo sicuramente ricordate, ma le avrebbe ricordate di più quello che si sarebbe trovato tra le sue manone!!! Mario… Marione, per via del suo fisico, o “Mario er capo”, come lo chiamavamo tutti, perché ha sempre avuto un dono in parte regalatogli dalla natura e un po’ costruito con gli anni : non c’è una situazione che lui non riesca a gestire al meglio. E’ uno che conosce tutti, che in un attimo ti organizza una cena al mare o un cambio d’olio alla macchina da un meccanico bravo, ti trova un muratore che ti aggiusta la casa e si accontenta, oppure ti mette in contatto con un ortopedico per farti fare una radiografia….Uno così non può che chiamarsi: “er capo…Mario er capo”!!! A proposito di medici: doveva fare un intervento al menisco…bene! Se sei un qualsiasi pincopallino, prenoti, vieni ricoverato e subisci l’intervento sperando che vada tutto bene. Per Mario,invece, le cose sono andate in maniera diversa: si è recato in ospedale, ha parlato con un medico che conosceva, hanno stabilito insieme come era meglio procedere e, in sala operatoria, durante l’intervento, ha voluto il monitor del chirurgo rivolto anche verso sé, per poter seguire attentamente tutte le fasi dell’intervento e, nel caso, dare qualche consiglio al medico riguardo a che cosa andare a mettere a posto dentro la sua capsula sinoviale!!! Al Beautiful non era un cliente, era qualsiasi cosa…spostava i tavoli se c’era bisogno di allungare una tavolata o li toglieva via per creare la pista da ballo, organizzava i gruppi di clienti, aiutava con le ordinazioni, teneva a bada chi esagerava con l’alcool, accompagnava gentilmente all’uscita chi faceva troppo l’”asino”. Quando arrivavamo, spesso ci aiutava a scaricare le macchine, portando casse e strumenti sul palco,solo che, nel breve tempo in cui noi salutavamo lo staff, lui aveva gia svuotato i bagagliai!!! Una forza della natura!!! La cosa che ci ha sempre stupito, è l’incredibile rapporto inverso che c’era tra la sua presenza fisica e la sua agilità…è chiaro che quando si muoveva qua e là la sua mole si faceva sentire, ma, se si metteva a ballare era tutta un’altra cosa!!! Aveva il suo “stile”, è vero, e non certo da ballerino della scala,ma dava la paga a tanti sgarzulli taglia 46!!! Non si fermava mai, e quando gli altri erano cotti, lui cominciava a carburare…faceva anche delle gare di liscio e andava anche forte, in pista…il Marione!!!! Per noi era il guidatore, l’autista… corriere, ambulanze, camion del “rusco”…guidava tutto ciò che avesse le ruote e un volante. Spesso organizzava la mangiata di pesce in riviera, naturalmente in un ristorante che lui aveva già recensito di persona ( tipo guida Michelin ), con noleggio autobus e, come se non bastasse, capatina in una discoteca a finire di stordirsi…tutti tranne lui, perché lui era l’”autista”, che riportava tutti a casa felici e contenti…”Mario er capo organizzation”!!!! E’ l’unico che ci chiama col cognome : “ Di Mezzo…cosa mi prendete per una serata? Però…beda veh…bisogna ca fedi a mood”!!!...Meglioli…dai movet c’andom!!!, E quando ti parla, o ti chiede una cosa devi stare moooolto attento, perché ha sempre avuto alti livelli di adrenalina, anche nelle corde vocali e se ti distrai non riesci a stare dietro alle sue parole. Il momento magico di Mario, quello che tutti i frequentatori del Beautiful ricordano con un groppo alla gola, era quando, ad un nostro segnale…di solito bastava un’ occhiata, partiva la sigla.” UFO ROBOT…UFO ROBOT…”. A quel punto lui e altri due o tre energumeni prendevano una ragazza, la malcapitata di turno (possibilmente con la gonna), e la sollevavano sopra le loro teste, a pancia in giù, con le mani avanti e le gambe tese facendole fare più volte il giro del locale, mente noi cantavamo…”si trasforma in un razzo missile..”.Il compito più importante lo aveva quello che, da dietro, teneva su le gambe, perché, a richiesta, poteva allargare la sua presa per offrire ai nostri occhi qualche secondo di spettacolo “extra”!!!! Il giorno che Mario ha sposato la sua fidanzata Adele è stato storico!!! Contrariamente a quanto succede in tutti i matrimoni, dove alcuni, per impegni o altro, fanno la classica telefonata per dire che non riescono ad esserci, in quello, con molta probabilità, sono intervenuti anche ospiti non invitati!!! Ufficialmente eravamo circa 400, noi naturalmente, tra una portata e l’altra, abbiamo pensato alla musica, ma tanta gente così in quel locale non c’è mai stata…ed è un posto dove suonano le migliori orchestre…ma quel giorno si sposava Marione…e chi se lo voleva perdere!!!!! Che spettacolo!!! Un capodanno eravamo a suonare all’OK CLUB di Cervarolo. Preventivando orari disumani, abbiamo prenotato da dormire in un albergo di proprietà di un amico ( di Mario…), a Febbio, un paese poco lontano. Per farla breve siamo andati a letto alle 8.00 di mattina. Eravamo tre coppie: Chris e la Chicca, Giulio e la sua morosa Barbara, Mario e Adele. Le camere, però, erano 2…una matrimoniale e un’altra simile dove avevano messo anche un letto a castello. “ Chi prende quella da 2 ?”. Per fare una cosa “regolare” Giulio ha proposto di mettere dei biglietti con i nomi delle coppie in un cesto e di tirare a sorte. Oh..Incredibilmente hanno vinto lui e Barbara!!! Giulio non ha mai ammesso di aver imbrogliato, ma in Corea del Nord ci sono votazioni più oneste!!!! Comunque due piccioncini soli in una camera e quattro polli nell’altra. Adele e la Chicca hanno preso il letto matrimoniale, Chris e Mario quello a castello ( Chris sopra..! ). Appena si sono tolti le scarpe, in particolare, un paio di stivali camperos che Mario aveva tenuto ai piedi tutto il giorno, si è creato un clima anestetizzante ed il silenzio è regnato…tutti si sono addormentati…poi la Chicca si è alzata, si è avvicinata piano piano al letto a castello e ha sussurrato a Chris:” Vado in bagno a truccarmi…sono le 16.00…così torniamo a casa per cena!!!”. E si è chiusa in bagno. Chris stava già pensando di alzarsi quando ha sentito la voce rauca di Marione sotto di sé “ Ma…dove sta andando la Margherita??? Perché si è svegliata??” risposta: “ E’ andata a truccarsi…sono le 4 di pomeriggio…dai che ci alziamo!!!” “ Ma..sa dit? Non sono neanche le 10??” Infatti…, la Chicca aveva appoggiato l’orologio alla rovescia sul comodino e leggendo male l’ora, si era convinta fosse già pomeriggio…quindi è uscita dal bagno vestita, truccata e pronta per andare…ma tutti gli altri avevano “ girato gallone” e lei, capito l’equivoco,si è rimessa a letto così com’era…triste e rassegnata!!! Quanto l’abbiamo presa in giro!!! E Marione ci metteva il carico e le diceva: “ Sarai mica stanca? Mo indo ghivet d’ander?” e se la rideva…Quel giorno abbiamo fatto una foto, diventata poi un quadro puzzle, dove noi due dormiamo, uno a destra e uno a sinistra, tra le sue braccia, un quadro che ancora Chris conserva gelosamente…perché è un flash che ci rappresenta in pieno: Chris e Giulio, coccolati teneramente da quello che li ha creati…il nostro grande fratellone Mario!!!