Il potere del "triangolino"...
Quindi, baracca, musica, macchine, alcool,confusione…ma come la mettevate con i controlli delle autorità?
“ Ciao ragazzi, ho aperto un locale, si chiama “Notte di Note”, a Rubiera, nella zona industriale, è un pub-birreria…vi va se facciamo qualche serata?...pensavo al lunedì…”. E’ così che siamo stati contattati da Mauro, che, con la sua fidanzata Dani, ci veniva spesso a sentire al Beautiful. Al lunedì…non era una sera qualsiasi. C’era l’ Isola…( non “dei famosi”…quella è arrivata il secolo dopo!!!) e la concorrenza era forte! Ma chi se ne frega della concorrenza!!! Noi, un po’ perché avevamo voglia di suonare, ma, soprattutto, perché qualche liretta in tasca in più faceva comodo visto che entrambi stavamo pensando a progetti di famiglia e, di conseguenza, era già nell’aria l’inevitabile accensione di un famigerato mutuo prima casa, non abbiamo fatto passare la notte, ci siamo accordati con i due ragazzi e abbiamo deciso di provarci e così, in quel periodo, avevamo due situazioni nel corso della settimana: il lunedì al “ Notte di note” e il mercoledì al “Beautiful”, dove, nel frattempo, però, le cose stavano cambiando. La gestione aveva capito che più di così non si poteva ottenere, il locale era arrivato al top, aveva acquisito un livello di fama, nella zona, che, per altri posti simili, rappresentava un’utopia, un sogno irraggiungibile. Quindi allettato da proposte di acquisto con parecchi zero, Beppe stava pensando seriamente al fatto di cedere la gestione al miglior offerente. Noi, naturalmente, eravamo consapevoli che, con un altro comandante in cabina di regia, probabilmente, non avremmo avuto le stesse garanzie degli anni precedenti. Di Beppe ed Ennio sapevamo tutto, e loro conoscevano bene noi, ciascuno di noi era cosciente su quello che reciprocamente poteva dare e come riuscire ad interagire…un nuovo gestore, come si sarebbe posto nei nostri confronti? Ci avrebbe dato carta bianca? Avrebbe supportato le nostre scelte artistiche, il nostro modo di gestire la serata? E nei confronti del pubblico, avrebbe permesso certi comportamenti, a volte decisamente al limite, di alcune compagnie? Erano tutti interrogativi che cominciavano ad insinuarsi nella nostra mente, ci sentivamo come giocatori di una squadra vincente i quali, da un momento all’altro, vengono informati che la dirigenza e l’allenatore stanno valutando di trasferirsi in un’altra società sportiva…insomma, non eravamo molto tranquilli! Avevamo il dubbio che, da quel momento in poi, non fosse stata più la stessa cosa. Oltretutto, in base alle informazioni che riuscivamo a carpire, la nuova gestione non aveva esperienza di locali, era una famiglia di commercianti nel ramo alimentare, avevano soldi da investire, ma, praticamente, nessuna base riguardo alla direzione di una birreria con musica e tanta, ma tanta gente!!! Come abbiamo già detto a proposito dell’inizio del mercoledì del Beautiful, veniva a mancare una parte fondamentale dello staff che aveva permesso la nascita di un mito, e al suo posto sarebbe arrivata una grossa incognita…quindi: o tanto bene o tanto male!!! E non era certo una cosa da poco, per esempio: con la nuova gestione, il locale, avrebbe avuto le stesse “protezioni” a livello territoriale o ci sarebbero stati controlli da parte delle autorità per limitare assembramenti di ragazzi, rumori causati dalla musica o dalla massa di gente che affollava la strada e il parcheggio fino a tarda notte? Perché Beppe, da questo punto di vista, era insostituibile. I carabinieri e i vigili mettevano piede nel locale solo per prendere un caffè, per salutare e scambiare due chiacchiere con qualche conoscente e per partecipare, anche solo con una occhiata, alle baraonda che perversava in sala e sul palco. Non abbiamo mai saputo quale miracoloso elisir lubrificante venisse usato per fare in modo che tutte le sacrosante proteste dei vicini cadessero nel vuoto…possiamo dire, però, che, qualsiasi cosa fosse, funzionava alla grande! Si sa che ognuno, nella sua attività, cerca di tirare l’acqua al proprio mulino, usando anche metodi poco “trasparenti”…al Beautiful, invece le cose andavano in maniera diversa…diciamo che, certe “tangenti”, venivano pagate in modo più “particolare”. No…non pensate male!…ci spieghiamo meglio: succedeva tutti gli anni un evento, che sicuramente contribuiva ad “oliare” certi ingranaggi. Stiamo parlando dell’October Fest del Beautiful. Si chiamava così perché si svolgeva nel mese di ottobre…non c’entrano nulla wurstel, birra e altre specialità bavaresi…il menù era quello solito del locale, ma la vera specialità della serata era…detta come vuol detta: “la gnocca”!!! L’evento consisteva in una serata di musica alternata a spettacoli di streaptease effettuato da professioniste del settore. Musica?!...chiariamo il punto…sul palco potevamo suonare noi, o gli ACDC in persona, oppure un qualsiasi DJ, oppure sarebbero bastate anche due sagome di cartone…sarebbe stata la stessa cosa! Quella sera, della musica “ jene poteva fregà de meno” a tutti!!! Tanto per essere chiari, in quel periodo, in televisione, funzionava “ Colpo Grosso”, una trasmissione condotta da Umberto Smaila, musicista dei Gatti di Vicolo Miracoli, il quale era coadiuvato da una serie di ragazze molto procaci,e ben carrozzate, dalla quarta in sù,per capirci… le quali ballando e ammiccando maliziosamente alla telecamera, apparivano in microscopici e impercettibili bikini oppure in topless, a seconda dello stacchetto musicale che dovevano eseguire. Bene…grazie ad una serie di oscure conoscenze, Beppe era riuscito a portare al Beautiful, per l’October Fest, le ragazze di Colpo Grosso e in questa occasione riservava quasi tutto il locale alle “autorità” che, essendo evidentemente molto sensibili a certe manifestazioni naturalistiche del corpo femminile, cercavano di accaparrarsi i posti i prima fila per non perdere neanche un istante dello spettacolo e nemmeno un millimetro quadrato di pelle delle modelle. E con lo sguardo inebetito, gli occhi lucidi, salivazione azzerata e lingua felpata, come avrebbe detto Fantozzi, si perdevano beatamente nei meandri di tutte quelle curve carnose.Come recita un famoso verso del grande poeta Stefano Belisari, alias Elio: “ Servi della gleba a testa alta, verso il triangolino che ci esalta”. Nel caso di specie potevamo dire che i pensieri dei presenti erano dispersi nel “ triangolino delle Ber…NUDE ”!!! Quindi, in base al famoso principio che:” tira più un pelo….. che una coppia di buoi”. Beppe si imboniva le alte sfere dell’amministrazione comunale, in modo che, ogni volta che avessero ricevuto una protesta, la loro mente,come in un effetto di feedback, fosse incentrata unicamente sul ricordo delle linee dei fondoschiena, completamente ipnotizzata dal ricordo di quelle visioni, e, di conseguenza, la petizione fosse usata per giocare a basket da scrivania col cestino dei rifiuti! Questa è, naturalmente, una nostra supposizione, sulla quale abbiamo spesso scherzato con i gestori. Sicuramente le cose andavano in modo diverso, c’era un gioco di ruoli, di amicizie, di favori, che permetteva la possibilità di lavorare in una sorta di tranquillità. Insomma, Beppe ci sapeva fare e si creava le opportunità per realizzare delle cose che in altri posti avrebbero causato la chiusura immediata del locale e l’internamento in cella di isolamento di tutti gli astanti. Un esempio su tutti: una sera abbiamo organizzato la Festa di fine estate. Sulla strada, davanti alla birreria, Beppe aveva fatto scaricare alcune camionate di sabbia, ricreando, praticamente, una spiaggia con tanto di ombrelloni, sdraio, tavolini e un palco sul quale suonavamo noi…insomma…l’atmosfera era simile ad uno dei tipici bagni della riviera romagnola, inclusi i partecipanti che, naturalmente, si sono presentati rigorosamente in costume da bagno. Piccolo particolare: la strada in questione non era di proprietà del locale, ma era “ pubblica “, e tutti gli abitanti del quartiere, per rientrare nella propria abitazione, dovevano per forza passare da lì. In un altro luogo sarebbero arrivati i vigili, i carabinieri, pompieri, la protezione civile e, nel caso, anche l’esercito coi blindati e gli idranti, per spazzare via tutto e chiudere la baracca…invece, quella sera, la via è stata transennata da una parte e dall’altra e, tanto per evitare che qualcuno pensasse di fare il furbino e pretendesse di passare lo stesso per andare a mettere la macchina nel SUO garage e rientrare nella SUA casetta dopo una giornata di lavoro, c’era una pattuglia dei vigili piazzata di traverso davanti ad ogni transenna. Ora, diteci voi, se esistono altri posti dove è possibile anche solo ipotizzare una roba del genere…cioè…lo sappiamo che ci sono… nel centro-sud dell’ Italia queste cose hanno un nome tristemente famoso in tutto il mondo…ma qui siamo in un piccolo paesino delle colline reggiane…il livello non è minimamente paragonabile…diciamo che, considerando le origini liguri di Beppe, più che di piovra, in questo caso si può parlare di un moscardino…che comunque i suoi tentacolini ce li ha!!!! E quindi quella sera abbiamo festeggiato in spiaggia, con canzoni e balli a tema, e, a conclusione della serata, con l’inevitabile lancio di gavettoni, sotto lo sguardo giustamente inviperito degli abitanti dei condomini vicini i quali, con ogni probabilità, ci hanno augurato tante di quelle maledizioni che, se è vero il detto secondo il quale a parlar male di una persona le si allunga la vita, noi possiamo stare tranquilli che fino a 150 anni non prenderemo neanche un raffreddore!!! Ecco, proprio pensando a questi episodi, il nostro timore era che tutto quello che avevamo creato in quel locale fosse arrivato al punto più alto della parabola e, con la cessione del Beautiful ad un’altro gestore, non avremmo avuto la possibilità di mantenere quel livello. Anche per questi motivi, abbiamo accettato la proposta di iniziare una collaborazione con Mauro e la Dani, due ragazzi giovani, sicuramente inesperti e non paragonabili a Beppe ed Ennio per la gestione di un locale, ma che ci davano la sensazione di avere voglia di fare, ci conoscevano molto bene, ci avevano visto lavorare tante volte e, soprattutto, ci garantivano l’opportunità di impostare la serata come piaceva a noi. Certo, anche qui c’erano tante incognite…ok!…noi eravamo conosciuti, ma la gente, che già ci seguiva al Beautiful tutti i mercoledì sera, sarebbe venuta in un altro posto e in un’altra sera, il lunedì, dove c’erano già altre importanti e rinomate situazioni in giro? E i gestori?...sarebbero stati realmente in grado di collaborare con noi per creare quel clima di baracca che serviva per far decollare il locale? L’abbiamo presa come una sfida.. era una sorta di ritorno alle origini, una ripartenza, ma stavolta non proprio da zero.