L'alba della Vie En Rose

27.03.2014 19:04

 

Vi siete mai affidati ad una agenzia di spettacoli per trovare le serate?

 

La maggior parte delle persone che lavorano nel campo dello spettacolo si affidano ad agenzie specializzate che procurano loro le serate, contrattano i cachet e pensano a tutto quello che riguarda la parte organizzativa, lasciando all'artista il solo pensiero di esprimere il suo talento. Noi, come già detto precedentemente, abbiamo iniziato ad espandere il nostro giro con il passaparola, già Chris, quando lavorava da solo, si muoveva in questo modo. Suonando,da un posto all’altro, ci e' capitato spesso di incontrare agenti o sedicenti tali che ci hanno fatto proposte…ricordiamo che, al Beautiful, venivano spesso dei personaggi che, con sorrisi a trentasei denti, strette di mano infinite e complimenti agogò, ci lusingavano, chiedendoci di avere l'esclusiva e offrendoci in cambio un piatto pieno di promesse di lavoro, serate straordinarie in locali  da mille e una notte con ingaggi da favola…Siccome, però, entrambi abbiamo origini umili, e i nostri genitori ci hanno insegnato quanto costa il sale e che il paese del Bengodi si trova nella fantasia degli illusi, ci siamo sempre limitati a dire, con molta chiarezza: " L'esclusiva non la diamo a nessuno…se ci troverete delle serate, ve ne saremo grati e vi riconosceremo la percentuale che vi spetta."  Perché, in fondo, avevamo bisogno di suonare e farci conoscere, quindi eravamo sempre disponibili a valutare le situazioni, anche se non abbiamo mai avuto una estrema fiducia di questi procacciatori di affari improvvisati. Attenzione, non vogliamo fare di tutta l'erba un fascio. Anche in questo campo ci sono i professionisti e i dilettanti. Solo che i professionisti lavorano con i nomi grossi, che per questione di prestigio, non possono andare a contrattare direttamente col locale. Ve lo immaginate Vasco che va in una birreria e, sbiascicando la lingua,chiede : "Oohh...bel locale...ma quand'e' che s' inisia... eeh? Dai..scolta me!...200 sacchi in più e ti faccio anche Albachiara amplaghed?.. dai...oohhh!!!".  Improbabile!!! Oppure si occupano delle orchestre, come quelle di liscio, che suonano quasi tutte le sere, vivono praticamente in un pullman tra una data e l'altra e non hanno materialmente il tempo di pensare a tutte le beghe burocratiche. In questi casi e' fondamentale il lavoro del procacciatore, addirittura, può capitare che la notorieta' di un artista dipenda dal fatto che il suo agente sia più o meno capace. C'era uno di Modena che aveva nel suo book alcuni giovani talenti, e quando riceveva una telefonata per un impegno, valutava se ne valeva la pena e, a volte, anche se il calendario era vuoto, diceva che l' artista era gia' occupato per dare la sensazione di avere tra le mani un fenomeno impegnatissimo e strappare un contratto piu' alto alla chiamata successiva. Questi sono i professionisti....poi arrivano i dilettanti, che, senza tanti scrupoli, vanno alla ricerca di qualcuno da piazzare in modo da racimolare un po' di grano!!! Forse noi siamo stati particolarmente sfortunati con le agenzie, o pecchiamo di una innata diffidenza, ma nelle poche occasioni in cui ci siamo affidati alla loro opera, i risultati ci hanno dato ragione. Una sera un agente ci ha mandati a Parma a suonare per una festa di laurea. Bella situazione, gente da soldi, rampolli di famiglie bene, che si sono divertiti e ci hanno fatto grandi complimenti. Apparentemente una serata perfetta, se non fosse che abbiamo scoperto, molto dopo che, il volpino, aveva contrattato un cachet raddoppiato rispetto al nostro solito, in modo da mettersi in tasca un bel po' di soldi in più. Quando ne siamo venuti a conoscenza, abbiamo chiesto una giustificazione per questo singolare comportamento, consapevoli del fatto che la percentuale per l'agenzia fosse, di regola, il 10 % del cachet. Ci siamo sentiti rispondere con tono quasi offensivo: " Vi abbiamo dato quello che ci avete chiesto…che cavolo ve ne frega della nostra percentuale???". Il fatto è, che questo atteggiamento scorretto, ci ha causato problemi notevoli per diverso tempo, perché si era sparsa la voce che eravamo esageratamente cari e molti preferivano chiamare qualcun’altro ad un prezzo più onesto…che era paradossalmente superiore a quello che noi chiedevamo normalmente!!! Ma ancora peggio è andata un'altra sera, nella quale siamo stati mandati ad Imola, alla " Vie en Rose", una bella discoteca, per suonare ad una festa. L'agente non c'era e al suo posto si è presentata una ragazza che, da come si muoveva, dimostrava di avere una scarsa esperienza nel suo campo…parlava, parlava, ma senza dare un segno chiaro di capire cosa ci stava dicendo…sembrava la cassiera di un supermercato in un convegno di cardiochirurghi. Non era un bel segno premonitore come inizio, anzi, come quando si e' in barca e si vedono dei nuvoloni neri arrivare dal mare, l’istinto suggerisce che bisogna girare il timone e rientrare nel porto, al sicuro, non puntare la prua verso il largo...ma ormai eravamo lì e ci sentivamo sereni perchè avevamo un contratto dove c’era scritto che la nostra prestazione doveva limitarsi a due uscite di circa 20 minuti l'una, in alternanza con un DJ, nelle quali potevamo fare la nostra solita musica e coinvolgere la gente in pista :" Suonate le canzoni del vostro repertorio e fateli divertire!!!" Ci aveva detto l'agente. Siamo entrati nel locale e il titolare ci ha salutati cordialmente, facendoci vedere il palco dove potevamo sistemarci e presentandoci il DJ. Guardandoci attorno, abbiamo notato un arredamento fatto di tappeti, pareti di canne, sombreri appesi qui e là…abbiamo intuito si trattasse di una festa che aveva a che fare col Messico…:" Va beh!!! Metteremo dentro qualcosa di messicano…La Bamba, La Colegiala, i Gipsy King…". E' iniziata la serata e, dopo un intervento del DJ, toccava a noi. Abbiamo cominciato col nostro repertorio, canzoni italiane, straniere…qualche latino. La gente ha riempito la pista, ballavano,cantavano, si divertivano. La prima uscita era andata…il gestore si e' avvicinato e ci ha detto :" Siete bravi, complimenti…mi raccomando, anche dopo continuate così!!! Teniamoli in pista!" E noi lo abbiamo ascoltato. Nella seconda uscita abbiamo dato il massimo e la pista è sempre stata piena. Finita la festa, il locale si è svuotato, noi abbiamo caricato le macchine e ci siamo messi tranquilli aspettando che la sostituta dell'agente uscisse dall'ufficio del titolare per pagarci. Passavamo i minuti e quella porta non si apriva. Il DJ, i barman, i camerieri, se ne erano già andati da un pezzo. Anche gli addetti delle pulizie avevano finito il loro lavoro. Ormai iniziava ad albeggiare e noi passeggiavamo nervosamente nel parcheggio, sperando che quella dannata porta si aprisse e qualcuno ci dicesse qualcosa. Ci faceva girare le scatole ancora di più il fatto che, quella sera, prevedendo un evento particolare e divertente, avevamo portato le nostre donne con noi e, con questo inaspettato ed involontario contrattempo, le stavamo coinvolgendo, loro malgrado, nel lato più antipatico della vita dei musicisti: la stressante attesa di un gestore che faccia dimenticare la stanchezza e gli occhi gonfi di sonno con una manciata di banconote spiegazzate…questa parte della commedia avremmo voluto evitargliela, ma, ormai, eravamo tutti lì, a guardare il sole che cominciava ad alzarsi all'orizzonte e a pensare che cosa si stavano dicendo in quell'ufficio. E, finalmente, la porta si è aperta, il direttore e la ragazza dell'agenzia sono usciti. L'uomo ci ha salutati e, montato in macchina, si è allontanato…la signorina si è avvicinata a testa bassa,e, con un filo di voce, ci ha comunicato che non era stata pagata e aveva discusso per tutto il tempo col gestore perché, a suo dire, questi non era rimasto soddisfatto della serata. " Ma come? Se ci ha fatto un sacco di complimenti?"  Lei,ormai nel pallone più totale, col volto tirato e bianco come un personaggio di Tim Burton ne “La Sposa cadavere”, ci ha risposto: " Mi ha detto che nel contratto con l'agenzia aveva chiesto un gruppo musicale che facesse almeno 4 ore di musica messicana…voi siete stati bravi ma non avete rispettato il contratto…quindi non mi ha dato una lira!". " Quattro ore di musica messicana? Ma stai scherzando? Nessuno ci ha mai parlato di questo…ci hanno detto di fare il nostro solito repertorio!". Abbiamo provato a chiedere spiegazioni, ma c'era poco da fare…lei non aveva nessuna possibilità di aiutarci, era il classico pesce fuori dall'acqua!!! " Parlatene col mio capo", è l'unica cosa che ci ha detto per darci un barlume di speranza. Quindi siamo ripartiti con le classiche pive nel sacco e siamo arrivati a casa praticamente per pranzo. Era una domenica. Il giorno dopo Chris si e' recato in agenzia per parlare col titolare, certo che avrebbero trovato un accordo...era sempre stato disponibile e cordiale. Ma quella mattina non trovo' la persona che aveva conosciuto. Aveva cambiato completamente il suo atteggiamento, mostrandosi freddo, irritato e poco disponibile ai chiarimenti. Alle richieste di Chris rispondeva come un disco rotto: " Non ci hanno pagato, quindi non vi possiamo dare niente!!!". "Guarda" ha replicato Chris," A noi non ce ne frega un accidente se non vi hanno pagato. Tu ci hai mandato a suonare, dicendoci cosa dovevamo fare, il tipo di musica e la durata delle uscite, e noi abbiamo fatto tutto per filo e per segno in maniera professionale. Se il gestore voleva 4 ore di musica messicana e voi gli avete venduto un'altra cosa, non e' un problema nostro...tu ci devi dare quello che ci spetta!". E lui, senza neanche guardarlo in faccia gli ha risposto :" Non posso certo pagarvi con i miei soldi...adesso vedremo di fare qualcosa per recuperare, in un modo o in un altro, il compenso dal locale e quando avremo in tasca la somma vi chiamero' per chiudere la faccenda". E infatti, la faccenda l'ha proprio chiusa, perche' quei soldi non li abbiamo mai piu' visti. Ora…pensare di metterci in mezzo degli avvocati, di muovere una causa, per la cifra in questione, non ne valeva la pena, anzi, era da incoscenti puri, quindi abbiamo mandato giu' il rospo e... avanti coi carri. Pero'...da quel giorno,basta agenzie. Ci siamo detti " Da suner gratis ag'la cavam a cateren anc da per nueter!!!".

C'e' una postilla a questa storia...qualche tempo fa, ci ha chiamato un ragazzo che voleva fare due chiacchiere per alcune serate. Chris si e' recato nel suo ufficio ed e' stato accolto con grande cordialita'. " Ho parlato di voi al mio socio, gli ho detto che saresti venuto stamattina...cosi' possiamo discutere insieme di alcuni progetti...è roba grossa e voglio che ti spieghi tutto lui...anzi, strano che non sia gia' qui...di solito arriva prima di me, avra' avuto un contrattempo...e' un po' in ritardo...ho provato a chiamarlo ma ha il cellulare spento...beh...intanto accomodati pure”. Chris si e' seduto su una poltroncina e, nel guardarsi attorno,  i suoi occhi sono caduti su un nome scritto nella targhetta sulla scrivania. Allora si e' alzato, si e' rimesso la giacca e, con un sorriso sarcastico, ha chiesto :" Ma...il tuo socio lavorava nell' agenzia Xxxxxx o e' un omonimo?" L'altro lo ha guardato meravigliato e ha risposto: " No...e' proprio lui...lo conosci gia'?". "Si, purtroppo lo conosco e ti posso garantire che stamattina, avendogli detto che io sarei passato da voi, credo sia molto difficile che si faccia vedere in ufficio. Il suo contrattempo durera' finche' io staro' qui...quindi e' meglio che vada. Oggi pomeriggio, quando uscira' dalla tana, digli che io e Giulio stiamo ancora aspettando l'assegno della Vie en Rose...lui sa benissimo di cosa si tratta". E, da quel giorno, non li abbiamo piu' sentiti, ma...meglio cosi', chissa' in quale sperduto posto ci avrebbero mandato a vedere sorgere il sole gratis!!!!

Contatti

Chris e Giulio 335 5350540 Chris
335 8380431 Giulio
nat251262@gmail.com