Le compagnie del mercoledì

30.01.2014 19:33

Chi veniva a sentirvi? cioè...che gente c’era al Beautiful?

Ogni locale, da sempre, ha cercato di creare un giro di gente per avere i tavoli pieni e fare cassetto. Oggi, anche se ci sono meno soldi nelle tasche, abbiamo una infinità di sistemi per creare e pubblicizzare un evento, internet, i social network, che sono strumenti straordinari e praticamente gratuiti e accessibili da chiunque con i quali un concerto, una cena o qualsiasi cosa uno abbia in mente può essere comunicato in pochi secondi agli amici. Una volta tutto questo non era neanche immaginabile…forse solo Steve Job stava provando ad assemblare qualche circuito elettrico mordendo una mela nel suo garage…,quindi, si navigava un po’ a vista, nel senso che si usavano tutte le armi pubblicitarie adatte allo scopo, e quella che funzionava sempre, e ancora adesso funziona, è il passaparola. Come raccontato precedentemente, quelli che c’erano la prima sera ne hanno parlato, di volta in volta la gente aumentava e il gioco era fatto!!! Ma il pubblico del Beautiful non era un pubblico normale…cioe’, si mangiava, si beveva ( tanto!!! ), si cantava e si ballava, si “faceva gli asini”…insomma, si faceva tutto quello che fanno i normali gruppi di giovani quando escono. Allora cosa c’era di tanto speciale in “quei” giovani? A questo punto, scusate, ma dobbiamo fare un piccolo escursus sulla geodemografia dell’Italia…state calmi…dura poco, poi tornano gli infermieri ci fanno la punturina e ci calmiamo!!! Allora…per una sorta di disegno divino, o movimenti tettonici della crosta terreste o per pura combinazione, la provincia di Reggio Emilia si trova quasi nel punto di equilibrio ,circa  nel baricentro dell’Italia…già questo fatto basterebbe per giustificare e comprendere la tipologia della sua popolazione. In più dobbiamo considerare che il reggiano medio è una persona semplice, senza tante balle, che si porta dentro, con orgoglio, tutte quelle tradizioni della civiltà contadina, abituata a lavorare con le braccia, a portare a casa la sudata pagnotta e a valutare le cose così come le vede, senza ricamarci sopra tanti romanzi. Non a caso, qui il lambrusco è davvero brusco!!!, il parmigiano è il vero reggiano!!!, e, per volare ancora più alti, qui è nato il Tricolore!!! Questo è il reggiano medio…ma, tra tutti i reggiani dobbiamo distinguere un ceppo particolarmente “originale”….quello che si trova nell’area geografica che va da Dinazzano e Scandiano. Se percorrete la statale da Sassuolo, verso Reggio Emilia, vi accorgerete che, dopo il cartello di Dinazzano, la strada subisce una depressione, un avvallamento..." na busa ! " ,per usare un  inequivocabile termine dialettale. Non si può dire perché, ma tutti quelli che vivono in questa zona hanno una specie di marchio nel DNA che li distingue da qualsiasi popolo mondiale. Ognuno, preso di per sé, è un personaggio particolare, ma tutti hanno in comune quel “qualcosa” che ti fa dire : “questo viene da lì!”!!. Come se " la busa " fosse un enorme vortice che trascina verso il basso le personalità più originali…Bene, Giulio, sebbene la sua famiglia avesse origini montanare, abitava a Casalgrande, che, guarda il caso, è nel centro di questa famosa zona.(tutto torna!!!). Un ragazzo onesto, grandissimo lavoratore, che molto presto si era dovuto tirare su le maniche e fare l’uomo di casa per accudire la mamma Italina. Una persona sincera, con un innato, fortissimo senso dell’altro, attento sempre a capire le situazioni e trovare il modo migliore per risolvere i problemi. L’amico che tutti vorrebbero avere…e lui di amici ne ha sempre avuti tanti, perchè le amicizie le ha  sapute coltivare, quelle vecchie, sentendosi o vedendosi, quelle nuove con una infinita quantità di messaggi, whatsapp e post su facebook. E’ l’organizzatore perfetto, a cui non sfugge niente…lo chiamiamo “ Taranta “, perché, quando deve controllare e sistemare i tavoli prenotati nei locali, non sta fermo un secondo…telefona, messaggia, sposta i tavoli, le sedie, controlla i nomi…insomma sembra morso dal ragno salentino…ma è fantastico!!! Nella vita ha fatto di tutto…il commesso, l’operaio, l’allenatore di pallavolo…e tra le altre cose, ha iniziato a suonare la chitarra, ha studiato per quello che gli bastava e poi ha cominciato a farsi le ossa sui palchi. Suonava anche in chiesa… attratto, forse, più che dal fervore della fede, da coriste particolarmente attraenti... lo stesso succedeva con le pallavoliste…diciamo che univa l’utile al dilettevole!!!, Per molti assomigliava a Bruce Springsteen…ed è un pò vero. Recentemente, ad un concerto del Boss a Roma, alcuni fans lo hanno scambiato per lui !!! Ha fondato insieme ad alcuni amici la Custom Band, un gruppo di rhythm & blues che faceva dell’ottima musica, con tanto di sezione fiati e un formidabile frontman alla voce di cui parleremo più avanti…Quando lo ha conosciuto, anche Chris, nonostante abbia spesso la testa nelle sue cose e un carattere diverso rispetto a Giulio, che lo porta ad essere più riservato, al limite dell’egocentrismo nei confronti della gente, ha subito capito che straordinaria persona era quello sbarbatello che strimpellava Sweet home Chicago… era quello che non era lui, la sua parte mancante, non una semplice spalla, ma un alter ego insieme al quale poteva cambiare in meglio il suo modo di gestire le serate, poteva fare cose diverse, c'era un' altra voce, un' altro strumento e la possibilità di giocare a stuzzicarsi e prendersi bonariamente in giro l'uno con l' altro alla stessa stregua delle più famose coppie del varietà, cosa che, nei localini di allora, era una assoluta novità. L’approdo di Giulio sul palco del Beautiful fu una calamita fortissima che attirò e convogliò nel locale tutti i suoi amici e questi chiamarono i loro…tanti personaggi, uno più incredibile dell’ altro…un pubblico da sogno!!!!

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