Sliding Doors
Non avete mai pensato di fare carriera nella musica?
Quello che racconteremo adesso, con ogni probabilità, lascerà molti di voi perplessi. Infatti, solo chi ha vissuto queste esperienze, e sono molti, possono affermare che non siamo dei mitomani, gli altri che leggeranno queste righe, temiamo rimangano nel dubbio. Ci sono avvenimenti nella vita, i famosi treni, che ti passano vicino, e tu hai la possibilità di prenderli o perderli, ma ti trovi in una situazione dove l’una o l’altra scelta non dipendono da te. A volte arrivano così veloci che, sfiorandoti, ti trascinano per un pò nella loro turbinosa scia, ti sballottano da una parte all' altra per poi lasciarti andare al tuo destino. E tu, come nel film Sliding doors, ti ritrovi a ripensare ad un fatto che ti è capitato e a come la tua vita sarebbe cambiata se avessi fatto una scelta diversa. OK!!! Lo sappiamo…stiamo parlando troppo, e non si capisce una mazza di quello che diciamo…come due vecchi bacucchi davanti ad un piatto di mele cotte e alla pastigletta di Tavor in una casa di riposo…e poi…chissà che scoperta!!!…queste cose succedono a tutti in ogni secondo della loro esistenza…e allora??? E allora vi vogliamo far rivivere alcune situazioni che si sono viste sul palco del Beautiful Club, riguardanti alcuni personaggi che hanno partecipato, anche solo per un momento, ad una di quelle serate. Come abbiamo già detto diverse volte, tra i tanti che ci aiutavano, per così dire, a dirigere la baracca, vi erano anche dei ragazzi che cantavano, suonavano in una band, o, semplicemente, “ sgangheravano” in una cantina cercando di imitare questo o quel gruppo rock famoso. E noi, come tutti coloro che suonano su un palco, avevamo il grande sogno di fare il balzo, di entrare in quel famoso “giro” che avrebbe permesso di esibirci davanti a platee importanti che cantavano, con noi, le nostre composizioni. Abbiamo conosciuto una persona alla quale piaceva quello che facevamo…sotto suo consiglio eravamo diventati i Beautiful Boys e ogni sera proponevamo qualche brano inedito scritto da Chris. Due di questi, sono entrati nella storia del locale e funzionavano: “Vorrei dirti..” è una canzone romantica, un lentone che faceva sognare le ragazze e le coppie innamorate, mentre “ Isola deserta” con le sue sonorità reggae piaceva moltissimo e faceva ballare. Un gruppo di ragazze aveva pensato di ideare un ballo di gruppo, sottolineando, con le mani e il corpo, le parole del ritornello. Queste, ed altre canzoni le facevamo sia Beautiful sia in altre occasioni, e le abbiamo fatte sentire a diversi guru della discografia pensando: “Funzionano con i giovani del Beautiful…quindi…se tanto mi dà tanto…” e invece, per noi, non c’è mai stata trippa per gatti!!! Forse abbiamo sempre sbagliato campanello o non abbiamo insistito abbastanza…chi lo sa!!! C’erano altri che, come noi, scrivevano canzoni e sognavano di sfondare, di trovare una porta nelle alte sfere discografiche, che si aprisse per ascoltare e promuovere le loro idee musicali. E qualcuno c’è riuscito. Senza fare nomi d’arte…veniva a trovarci, ogni tanto, un bel ragazzino di Sassuolo, di nome Filippo, sguardo spavaldo e occhi di ghiaccio, che suonava in una band con la quale faceva cover dei Police e altri brani rock. Era molto bravo e dotato, sapeva stare sul palco e la sua voce era straordinariamente simile a quella di Sting. Un giorno Chris, che stava mettendo a posto l’arrangiamento di una canzone inedita, lo ha incontrato in uno studio di registrazione di Nonantola e, scambiando quattro chiacchiere, Filippo gli ha detto che stava preparando un provino per fare Castrocaro. Beh…da quel momento non lo abbiamo più avuto tra gli ospiti del Beautiful…quel provino è andato bene, ha vinto Castrocaro, è andato a Sanremo presentando una canzone strana, che parlava di una carpa... in un fiume…boh!!! Comunque da lì la sua carriera è decollata come un missile!!! E c’era un’ altro personaggio, che spesso saliva per cantare qualcosa con noi…cioè…in verità noi non cantavamo proprio, perché lasciare la scena a questo artista era d’obbligo. Graziano, un nome che, nella zona, vuole dire una cosa sola: rock dentro l’anima!!! Chi lo sente cantare in inglese, se non lo conosce, non può rimanere impassibile senza avere almeno un sussulto e farsi la domanda “ Oddio…Bruce Springsteen!!!”. Perché non è che canta come il Boss, ma per una sorta di osmosi, deve avere le sue stesse, identiche, corde vocali, forgiate con la ghisa…è una roba impressionante!!! Naturalmente questo lui lo sa bene e nei suoi concerti si muove proprio come il suo idolo e, esattamente come lui, non si stanca mai. Sono memorabili le sue performance dove, dopo ore di concerto saluta il pubblico con un: “Grrazzzie gggente!!! Vi faccio un’ altro pezzo ancora!!!!”. E continua come se avesse appena iniziato la serata!!! E quando canta in italiano l’effetto è ancora più straordinario, perché spinge con tale forza le parole nella membrana del microfono che dai woofer viene fuori tutta la grinta della sua voce roca, che fa drizzare i peli nel collo alla gente. Anche un brano come Rimmel di De Gregori, cantata da lui, diventa un’altra cosa, un’altra canzone…no…non stiamo bestemmiando e abbiamo il massimo rispetto per il grande cantautore romano, ma è un po’ come succedeva una volta a Sanremo, quando cantava un artista italiano e poi la stessa canzone veniva interpretata da uno straniero…chi se lo ricorda, converrà con noi che la differenza c’era e come!!! Graziano trasuda rock puro...è un vero e proprio animale da palco!!! Ebbene, nonostante queste sue notevoli doti, ha provato in tutti i modi ad inserirsi nel mondo della musica, ha inciso dischi, ha partecipato a diverse produzioni, ha collaborato con Elio e le storie tese per fare diverse registrazioni, ha composto l’inno ufficiale dell’ Inter che viene cantato allo stadio Meazza ad ogni partita (…non siate banali con facili battute…che uno di noi è molto sensibile!!!), ha prestato la sua voce per spot televisivi nazionali, e, nel frattempo,con un gruppo di amici ha fondato i Rocking Chairs suonando dappertutto canzoni composte da lui. Sono andati a registrare negli Stati Uniti dove lavoravano i big del rock…Cioè…non è stato ad aspettare il famoso treno seduto sulla poltrona…si è dato da fare!!! Beh…nonostante questo, non ha ricevuto dal mondo discografico quel successo che meritava pienamente. Davvero… ogni volta che lo vediamo o lo sentiamo esibirsi, ci chiediamo come mai ci sono in giro delle mezze calzette che non sanno neanche come si tiene un microfono e questo fenomeno è ancora qui, davanti a poche persone, a farsi scoppiare le vene giugulari e ruggire le parole come un leone ferito. Misteri della vita!!!! Ad altri è andata meglio...per esempio, una sera si è avvicinato al palco un signore e ci ha detto: “ Ragazzi, io ho due bimbi, i miei figli, che vorrebbero suonare qualcosa…possono?” e noi :”Alla grandissima!!!”. Sono venuti sul palco questi due bimbetti…uno alla batteria e uno alla fisarmonica. Se ricordiamo bene, ci siamo lanciati in un genuino Battagliero ed è stato un successo. Sono passati diversi anni e Daniele, il fisarmonicista, è diventato il leader di una delle orchestre spettacolo più richieste della zona. Nel suo genere, ce l’ha fatta anche lui!!! Ma torniamo a Graziano…perché nel suo gruppo suonavano, come detto, alcuni amici, un chitarrista, un bassista e un batterista. Quest’ ultimo si chiama Robby e, quando veniva al Beautiful, succedeva una cosa che, ancora adesso, è perlomeno singolare. Allora… la cuoca Palma portava fuori alcune pentole e tegami di diversa misura e lui se le sistemava come se fossero pezzi della sua batteria: cassa, rullante, timpani…e c’era anche l’aggiunta di due ragazzi che reggevano un paio di coperchi da usare come piatti. Quindi si metteva a sedere e, con due cucchiaioni di legno, cominciava ad accompagnare le canzoni che noi suonavamo, creando un backgroung di percussioni degno di una band sudamericana. Ormai era diventato un vero e proprio cult…Robby che ammaccava le pentole!!! Ci siamo sempre chiesti se poi la Palma le avesse riutilizzate!!! E quando non suonava i tegami, si lanciava in esilaranti imitazioni di Anna Oxa, o della grande Wanda Osiris cantando: “ Ti parlerò.. d’amooor…” con un candelabro al posto del microfono, facendo la passerella sui tavoli e scendendo le scale a braccia aperte come la “divina”…Una sera sono venuti lui, il bassista e il chitarrista, e, insieme a Chris, hanno accompagnato un cantautore romano, Marco Conidi, che aveva appena fatto Sanremo e stava cercando un gruppo. Questa formazione sembrava funzionare e sono nate alcune date anche interessanti…poi…tutto è sfumato da un giorno all’altro come gli amori dei dodicenni. Ma come accade in alcuni rarissimi casi, alla famosa dea cade per un momento la sua mitica benda e, in quell’attimo, davanti alle sue pupille, ci sei proprio tu!!! E’ successo che il rocker n°2 d’Italia, Luciano Ligabue, è rimasto senza band perché, in un lampo di genio, il suo gruppo storico gli aveva comunicato che avrebbero tentato la carriera da soli…( un po’ come se la moto di Valentino Rossi decidesse di correre senza il pilota sopra, pretendendo di arrivare al traguardo!!!). A questo punto, il Liga, si è guardato attorno e, per non perdere tempo, ha cercato una band composta da musicisti già affiatati…che non avessero bisogno di conoscersi, per iniziare a provare subito le canzoni per la sua tourneè, e ha scelto proprio i Rocking Chairs, naturalmente senza Graziano ( e lo capiamo…vocalmente non c'è partita…e il Liga non poteva permettersi un corista con la nitroglicerina nella gola!!!). Ed ecco che, in un lampo, come in una delle più classiche favole disneyane, Robby, dalle pentole della Palma, si è ritrovato a suonare su palcoscenici giganteschi, in stadi pieni di decine di migliaia di fan che :”Urlano contro il cielo!!!!” Porte che si chiudono…e portoni che si aprono!!!!